Il presente catalogo descrive le riviste e bollettini catalogati al 31 Agosto 2021 con schede di sintesi delle riviste e bollettini presenti nell’ Archivio dei Movimenti Roma.
Quale storia?
Alcune considerazioni storiche sono dovute. Oggettivamente la storia delle classi subalterne italiane è la storia di “Proletari senza Rivoluzione “, tante volte proclamata, e tante volte repressa , dileggiata e beffeggiata.
Dalle rivolte contro le tasse sul macinato degli inizi dell’ unità d’Italia alle sommosse dei braccianti agricoli per gli aumenti salariali e una riforma agraria ragionevole che scossero tutto il territorio nazionale alla fine dell’800, al biennio rosso nelle fabbriche del nord e la “settimana rossa” che partendo dal centro Italia rischiò di dilagare in tutta Italia e che fornì la scusa al padronato Italiano di fomentare, finanziare e costruire le basi del fascismo, per ristabilire l’ ordine e sicurezza. Le successive crisi delle organizzazioni che il movimento operaio e contadino si erano date (Leghe e Psi) prima e (sindacati e Pci) poi, riassorbiti all’interno delle “compatibilità del Sistema”, generano come contraddizione la “crisi/critica della rappresentanza politica”. Non è più valido l’assioma della “coscienza esterna alle masse”. Nei primi anni ‘60 del ‘900, a seguito dei flussi di emigrazione dal meridione verso le fabbriche del nord, la scolarizzazione di massa ( vista dalle classi subalterne come momento di emancipazione sociale) fa emergere una nuova figura sociale non più incasellabile dentro la disciplina dei Partiti (….. e del “parco buoi”). Lì avviene la cesura storica di P.za Statuto (To) del 1962, C.so Traiano (To) 1969, la nascita dei “Consigli di fabbrica” e di Quartiere, il Quartier Generale non è più il Partito o il Sindacato, ma la Piazza.
In un trentennio si sviluppa in Italia un movimento, generale , che scardina ogni ipotesi di controllo esterno, e occorrerà tutto lo sforzo del Sistema ( padroni, tutti i Partiti, i Sindacati, Magistratura , Polizia, mezzi di informazione, manovalanza fascista e una sequela di morti) per disarticolare tale Movimento.
Ma al contrario che nel passato, testimonianze sono state prodotte occorre solo lavorare per dare corpo alla “ damnatio memoriae”.
Struttura del Catalogo
il catalogo ha una struttura libera, abbiamo catalogato una parte ( al 31 Agosto 2021) delle riviste e bollettini presenti in archivio, ma con l’ apertura di ulteriori scatoloni, di la a venire , vi saranno ulteriori integrazioni sia per la massa quantitativa di ogni soggetto, sia per ulteriori testate.
Non sono comprese in questo elenco le testate straniere, tranne qualche raro caso ; questo è un lavoro che ci competerà una volta completato quello in Italiano.
Nella catalogazione abbiamo inteso dare pari dignità sia alle riviste che ai bollettini anche di un singolo esemplare prodotto, riscontrando un filo conduttore che unisce le varie esperienze. Abbiamo altresì non fatto distinzione tra i produttori di detto materiale, infatti leggendo le schede una per una, si ricostruisce l’intera storia della sinistra rivoluzionaria dal dopoguerra ad oggi. Altro dato, non abbiamo utilizzato il sistema archivistico in uso, mettendo tutti i numeri in nostro possesso alla data attuale con la data di pubblicazione. Questo catalogo non ha la presunzione né di essere completo , né complessivo, sicuramente conterà delle esemplificazioni ed errori. Ma è l’essenziale, una mappa per districarsi nel labirinto di quell’epoca.
Buon Lavoro.